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Il palcoscenico del Teatro Rimadesio si conferma, per il terzo anno consecutivo, cornice ufficiale della serie di eventi Talking About. Il tema affrontato è quello del lusso e ciò che questo rappresenta in termini economici e di consumo, dal punto di vista storico, estetico e filosofico.

Ospiti e protagonisti della serata, Marco Turinetto, docente e ricercatore universitario, e Stefano Zecchi, filosofo e scrittore. Ad accompagnarli, in un excursus approfondito sul tema della serata, Nicoletta Polla-Mattiot, direttore di “How to spend it” e “IL” del gruppo editoriale “Il Sole 24 Ore”.

Cifre e percentuali non spiegano la realtà, ma la disegnano. Sono il quadro di riferimento e non c’è buon racconto senza una cornice da cui partire. A tracciare il perimetro numerico del lusso – il nostro campo di gioco – bastano poche pennellate. Nel 2018 i consumatori di alta gamma nel mondo sono stati 425milioni e hanno speso circa 920 miliardi di euro. Il 4 per cento del totale, la cosiddetta élite dei consumatori, assorbe il 30 della spesa complessiva. I dati sono del True Luxury Global Consumer Insight realizzato da Boston Consulting Group e Altagamma.

Ma che cos’è il lusso? Una categoria merceologica o uno stato d’animo? Un oggetto unico, prezioso per l’idea che lo concepisce e progetta, i materiali che gli danno corpo, il tempo necessario a realizzarlo? Oppure ci sono privilegi immateriali, il cui possesso è solo tranche de vie, non cose ma emozioni, non spazi ma tempo?

Per quanto possa sembrare strano, proprio i numeri tracciano il percorso da esplorare sul terreno dell’impalpabile e dell’incommensurabile. Se si guarda fra le righe del computo economico, il lusso esperienziale vale quasi 600miliardi contro il 330 del lusso personale e il primo cresce più del secondo. Servono dunque sia le chiavi della filosofia sia quelle del marketing per entrare in questo mondo tanto concreto e variegato quanto indefinibile. Di qui il dialogo a due voci con Stefano Zecchi, docente di estetica e Marco Turinetto, docente di strategie e sviluppo del brand. Per uno il lusso è bellezza, capacità di guardare e riconoscere le differenze, cultura, valore autentico animato dalla fantasia e dalla creatività, educazione estetica.

Per l’altro è innovazione, identità, esperienza, movimento, servizio, bene discrezionale, necessità. Come sempre nello scambio di idee, anche i ruoli possono scambiarsi e così quantitativo e qualitativo s’intrecciano: il filosofo può rilevare che le cose lussuosamente belle costano, salvo poi sottolineare che il loro valore non coincide mai con il denaro necessario a comprarle; l’architetto, esperto di brand, può mettere l’accento sulla durata perché conta non solo quanto s’investe, ma per quanto. La sintesi perfetta sta nel tempo, parola chiave trasversale, per il cesello e la cura del dettaglio, la maestria produttiva e creativa, come per la coltivazione di un gusto non soggettivamente ancorato al mi piace/non mi piace, ma teso dal desiderio d’infinito e dalla capacità di sogno.

 

Nicoletta Polla-Mattiot

Nicoletta Polla-Mattiot
Guida l’edizione italiana di How to Spend it, il magazine nato dalla partnership con Financial Times, e la nuova struttura dei periodici del segmento lusso e lifestyle del Sole24Ore a cui fanno capo anche IL e 24Hours. Docente del Master di Interior Design e di Design Management della Business School del Gruppo24Ore.

Marco Turinetto
Docente e ricercatore presso il Politecnico di Milano con cattedra in Strategie e Sviluppo del Brand e visiting professor alla Tongij University di Shanghai dove tiene workshop su Italian Style. Sempre al Politecnico di Milano è direttore del corso di alta specializzazione Licensing per i Beni di Lusso, polo di formazione sul licensing alto di gamma, unico nel suo genere. E’ docente del Master Lusso della Business School del Sole24Ore. Idea e coordina EXTRA (Value as Attitude), centro ricerca in cui vengono studiate e sviluppate nuove strategie di marketing-design per valorizzare, posizionare e riposizionare brand nel segmento alto di gamma. E’ direttore del master internazionale “Brand & Product Management” presso MFI, consorzio inter universitario fondato da Università Bocconi, Università Cattolica, Politecnico di Milano. E’ autore di numerose pubblicazioni fra cui: Dizionario del design (1993); Automobile. Glossario dello stile (2001); Moda e Design: nuove trasversalità progettuali (2002); Lusso Necessario. Trasformare prodotti e servizi in alto di gamma (2008); Nuove Tradizioni: metodologia, stile, coerenza (2008); From Italy: l’unicità del saper pensare e fare italiano, (2012).

Stefano Zecchi
Scrittore, professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano. Ha ricoperto molti importanti incarichi, tra i quali: Presidente del corso di laurea in Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, consigliere d’amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera sempre a Milano, membro del consiglio dell’Irer (Istituto per la programmazione scientifica e culturale della Regione Lombardia), rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione presso l’UNESCO per la tutele dei Beni immateriali, consigliere comunale a Venezia e assessore alla cultura a Milano, consigliere d’amministrazione del MAXXI (Museo dell’arte del XXI secolo), consigliere d’amministrazione della Fondazione La Verdi di Milano, consigliere d’amministrazione del teatro Parenti di Milano. Tra le sue numerosissime pubblicazioni, ricordiamo: Sillabario del nuovo millennio (1993), Il brutto e il bello (1995), L’artista armato (1998), Capire l’arte (1999), L’uomo è ciò che guarda. Televisione e popolo (2005), Le promesse della bellezza (2006); Lusso (2015).

 

 

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